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Un nuovo parroco per la parrocchia Santa Teresa

Un nuovo parroco per la parrocchia Santa Teresa

Legnano, 8 settembre 2022

Carissime parrocchiane, carissimi parrocchiani,

mi permetto di introdurmi nelle vostre case con questo mio breve scritto, condiviso in Consiglio Pastorale, per presentarmi un po’ più direttamente.

Il nuovo Parroco: chi è?

Sono p. Fausto Lincio, sono il vostro nuovo Parroco!
Immagino che molti già mi conoscano personalmente perché sono nato a Legnano ormai 50 anni fa (come corre veloce il tempo!!) e questa è la stata la mia Parrocchia negli anni ‘ruggenti’ della mia adolescenza e prima giovinezza (con tante cose fatte, tante ‘battaglie’, tante amicizie che sono nate, mi hanno formato e sono durate fino ad ora). Per Legnano poi, io sono anche il figlio della dott.ssa Accorsi. Mi piace con voi ricordare la mamma non solo come un tratto autobiografico ma perché so che in molti l’avete conosciuta sia professionalmente che come nostra parrocchiana, e il ritornare tra voi me la riporta alla mente e nel cuore in un modo molto forte!!!

Vengo ora in Parrocchia a Legnano passando ‘dall’altra parte della barricata’ rispetto ai miei anni giovanili, con una responsabilità diversa, un po’ di capelli bianchi in più e qualche esperienza di vita che si matura, a volte dolorosamente, nel tempo che passa. Questo compito mi piace e un po’ anche mi spaventa: spero con l’aiuto di tutti voi di poter svolgere bene questo mio servizio alla nostra famiglia che è la comunità parrocchiale. C’è poi un tratto specifico di strada che la nostra comunità parrocchiale sta vivendo ormai da alcuni anni e che il nostro Arcivescovo mi ha chiesto specificatamente di accompagnare: compiere l’ultimo passaggio per l’entrata nella Comunità Pastorale dell’Oltresempione che per noi diventerà effettivo dal settembre 2023.
In questo servizio non sarò solo: oltre alla comunità dei Padri che già ben conoscete, in questo mese di settembre verrà a Legnano anche fr. Girolamo Carella, un nostro giovane religioso che è attualmente diacono e mi coadiuverà più direttamente nella conduzione della Parrocchia.

I frati Carmelitani Scalzi rimangono a Legnano

La decisione di entrare nella Comunità Pastorale è stata pensata da noi frati alcuni anni orsono, per poter continuare a mantenere la nostra presenza a Legnano. Purtroppo in questi anni la Provincia è invecchiata, i frati pur essendo ancora poco più di 40 in 7 conventi in Italia più i 2 che abbiamo in Missione, non hanno più la forza di reggere e portare avanti tutte le cose che la nostra storia ci ha consegnato. Guardando con realismo la nostra situazione interna abbiamo dovuto riconoscere che non abbiamo più religiosi che possano fare nei prossimi anni il Parroco a Legnano (io stesso faccio il Parroco ma sono anche Provinciale…; la comunità di Parma, anch’essa con cura pastorale parrocchiale, è stata affidata da un paio di anni a una comunità di padri carmelitani che vengono dall’India).
Cedere la conduzione della Parrocchia ci permette di mantenere il nostro carisma e la nostra presenza in Legnano a servizio dell’intera Comunità Pastorale oltre che della nostra chiesa dove continueremo il servizio delle confessioni, un lavoro importante che svolgiamo a beneficio non solo della nostra Parrocchia ma di tutto il territorio cittadino e anche oltre. Come religiosi continueremo poi a seguire in modo particolare l’importante opera della ‘Casa della Carità’.

Il cammino della Comunità Pastorale

Abbiamo davanti un anno intenso da vivere e so che potremo viverlo bene camminando insieme.
Personalmente vedo la meta finale del cammino di questo anno, l’entrata nella Comunità Pastorale,come un’occasione importante che ci offre l’opportunità di riprendere in mano la nostra appartenenza alla Chiesa in modo attivo, da protagonisti, vivendo in verità quello che dal Concilio Vaticano II la Chiesa sta dicendo – e che facciamo poi però fatica ad attuare nella nostra vita quotidiana – che cioè la Parrocchia non la fanno i Parroci ma i Parrocchiani: sono essi i veri costruttori della Chiesa e i presbiteri (preti o frati che siano) sono a servizio della vita di questa comunità cristiana.
Un tratto specifico della nostra comunità parrocchiale, che da ragazzo mi ha affascinato, è il grande protagonismo di tanti parrocchiani che con dedizione e impegno hanno sognato, avviato e portato avanti tante iniziative a livello educativo, caritativo, di animazione della realtà parrocchiale che durano ancora oggi (dall’asilo, all’oratorio, alla Casa della Carità, all’impegno missionario, al campeggio… per dirne solo alcune). La forza di questa partecipazione attiva è un valore non solo per ‘far andare avanti le cose’ (aspetto pratico, importante ma non necessariamente l’unico di valore) ma soprattutto per mostrare un volto di Chiesa, una comunità che si forma e vive a partire dall’incontro col Signore e dall’amicizia che nasce tra noi uomini e donne quando il Cristo è in mezzo a noi. 

Non sono ingenuo, so che la nuova prospettiva della Comunità Pastorale suscita una certa incertezza, domande, paure, la fatica di abbandonare il noto per l’ignoto (la stessa fatica dei discepoli nel prendere il largo e tornare a pescare…). Viviamo però in un tempo in cui la necessità di intraprendere strade nuove ci viene sollecitata da ogni parte, è inevitabile che anche a livello di Chiesa si vivano queste stesse dinamiche (solo le cose inanimate, gli oggetti, rimangono più o meno sempre uguali nel tempo), e credo che seppur questa sollecitazione nasca da un elemento oggettivo e pratico (la mancanza di sacerdoti) in realtà abbia dentro, come dicevo prima, un tesoro nascosto importante: la creazione di un volto nuovo della comunità cristiana fondato e motivato sempre più esplicitamente sull’incontro col Signore e sulla compagnia coi fratelli e sorelle che mi sono dati.

Insieme: camminando tra risorse e bisogni

A questo proposito rivolgo un appello a quanti si sentono di impegnarsi in Parrocchia e nella Comunità Pastorale a contattarmi per capire come poter valorizzare i doni di ciascuno. Il ‘fare’ è l’occasione per mettere a servizio dei fratelli e sorelle i talenti di cui ciascuno è portatore per un bene più grande che solo insieme si può costruire.

Invito anche quanti abbiano qualche bisogno particolare a farmelo sapere così che nessuno si senta solo nei momenti di difficoltà che sta attraversando. La cosa più grande che noi uomini possiamo donarci, e che nessuna situazione esterna può ma toglierci, è proprio il volersi bene, il prendersi cura gli uni degli altri.
Se la nostra comunità sarà capace di rinforzare ed arricchire quanto già vive a questo livello fondamentale di senso della vita per tutti, piccoli e grandi, allora sarà capace di essere un luogo di presenza del Signore nella nostra storia di oggi (e tutti sappiamo quanto ce n’è bisogno!!).

Vi lascio i miei contatti, in modo da poter essere raggiunto più facilmente da ciascuno:
cell. 3339201253 ; mail fausto.lincio@ilcarmelo.it . Capite bene che sia più facile per me gestire la mail, ma so che forse non tutti la usano. Vorrei creare anche un gruppo whatsapp col quale poter comunicare più direttamente con la Parrocchia: se mi fate avere per mail il vostro nome e cellulare, vedremo poi come creare questo gruppo. Se volete rimanere aggiornati sulle attività e iniziative della Parrocchia potete fare sempre riferimento al sito www.santateresalegnano.it .

Un caro abbraccio e grazie della pazienza di aver letto questa lunga lettera
vostro

Padre Fausto Lincio ocd.


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